giovedì 10 settembre 2015

Le Parole Sono Importanti


Titolo: Le Parole Sono Importanti

Autore; Gianluca Giansante

Anno di Pubblicazione: 2011

Genere: Saggio

Recensione di Chiara Bortolin

Lo dico con profondo rammarico: si è in un contesto in cui Le parole non valgono niente. E’ evidente, se si presta attenzione alle conversazioni altrui che disgraziatamente intralciano lo scorrere dei propri pensieri: la gente esprime opinioni su tutto, con la presunzione di un esperto, fatto salvo che di esperti, in ogni campo, ce ne sono pochi e occorre di rado che si incontrino nei salotti delle parrucchiere, alla fermata del bus o in coda al supermercato.

Lo dico con profonda indignazione che Le parole non valgono niente e vorrei che si apprezzasse lo sforzo profuso nell’allenarmi a questo sguardo socchiuso sul un mondo di noia, l’impegno richiesto per far roteare la penna con lentezza mentre faccio sgocciolare parole e soprattutto vorrai che si apprezzasse il dispendio economico che comporta il logorare una giacca di Missoni al solo fine di potersi dichiarare un intellettuale.

Fatta questa doverosa e reciproca premessa, posso affermare che in effetti una certa svalutazione del significato delle parole, non delle parole, si percepisce. Il problema, poi, non è neppure questo, ma piuttosto che la decadenza del significato comporta e corrisponde alla decadenza dei concetti.

Corollario di questa inflazione non è solo che tutti hanno un’opinione su tutto, immigrazione, surriscaldamento climatico, energia nucleare o collocamento dei bigodini, ma che, peggio che peggio, si accettano con profondo senso democratico tutte le opinioni in pari misura. O almeno lo si dichiara, chè, all’atto pratico, se si è colti da infarto si è ben disposti a rinunciare all’opinione del vicino di casa preferendo, a buon diritto, la competenza del cardiochirurgo.

In questa congerie di luoghi comuni, si attribuisce la stessa insufficienza di concetti e di significati anche alla classe politica, senza troppi distinguo. Le parole sono importanti smentisce questa frettolosa e confortante idea di una classe politica tutta propensa a parlare come pensa, cioè approssimativamente.

Il saggio presenta l’analisi delle strategie di comunicazione che sono state adottate dai partiti politici italiani, con particolare riferimento ai loro esponenti di spicco. Bisogna riconoscere all’Autore il merito di avere scritto un saggio ben strutturato, ordinato, intuitivo, in cui a ogni partito viene attribuito un capitolo suddiviso in paragrafi con singoli micro-argomenti.

Altro merito è aver compiuto un’analisi sufficientemente precisa da non essere superficiale, senza cedere alle velleità di pedanteria che sovente, chi tratta di materie tecniche, confonde per precisione.

Questo libro è stato pubblicato nel 2011, quindi non sono considerate figure passate di recente alla ribalta come Monti, Renzi o Salvini, ma è in ogni caso interessante applicare il metodo che viene utilizzato dall’Autore in due aspetti: in primo luogo è possibile verificare il percorso fatto da alcune personalità citate e ancora presenti sulla scena politica come Bersani, Berlusconi e Grillo; in secondo luogo è interessate creare un confronto autonomo tra gli esponenti esaminati e i nuovi Leader: Bersani e Renzi, Bossi e Salvini, Grillo e i Cittadini del Movimento Conque Stelle.

L’analisi dell’autore prende in considerazione diversi mezzi di comunicazione e le modalità con cui questi vengono sfruttati dai politici. Questo è un ulteriore spunto per prestare più attenzione a come ciascuno decodifica le informazioni che riceve attraverso i mezzi di comunicazione.

Le parole sono importanti e i politici lo sanno bene, sicuramente meglio di quanto si pensi comunemente. Diceva Woody Allen: E' un vero peccato che tutte le persone che sanno come far funzionare il paese siano troppo occupate a guidare taxi o a tagliare capelli. Verrebbe da aggiungere che forse, allora, chi sa usare le parole può dedicarsi ad altro, magari alla politica.

 

Nessun commento:

Posta un commento

Dedica

Ad Andrea, certo che 'l trapassar dentro è leggero