giovedì 14 maggio 2015

Sostiene Pereira

Autore: Antonio Tabucchi

Titolo: Sostiene Pereira

Anno di Pubblicazione: 1994

Genere: Romanzo

Per inseguire le farfalle


Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d’estate. Una magnifica giornata d’estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava - Pare che Pereira stesse in redazione, non sapeva che fare, lui si trovava nell’imbarazzo di mettere su la pagina culturale, perché il Lisbona aveva ormai una pagina culturale, e l’avevano affidata a lui. E lui, Pereira, rifletteva sulla morte.

Succede così con i grandi scrittori: che ti dicono tutto in poche righe, con una semplicità che evoca l’ovvio pur essendo straordinario. Sono garbati, i grandi scrittori, ti mettono a tuo agio. Ti prendono per mano e mostrano ciò che è sempre stato davanti a te e tu non hai visto.

Pereira è un uomo senza grandi pregi, senza grandi peccati. Conduce la sua vita: ama la cultura francese, dialoga con il ritratto della moglie morta, attraversa la storia del regime politico nazionale senza aderirvi, ma anche senza obiezioni. Non nuoce a nessuno, non giova a nessuno. Fa il suo lavoro, con la pignoleria degli annoiati ingrigiti.

Pensa sovente alla morte Pereira, con una sfumatura intellettuale poco credibile perché non interiorizzata; pensa al dolore della perdita, che non ha nulla di culturale perché è un fatto personale.

Così scorre la vita di Pereira, consolante nella sua abitudinaria solitudine. Troppo dentro i fatti per vederli, troppo fuori dalla realtà per capirla. 

Poi, un giorno, tutto cambia. Incontra un ragazzo. A questi affida il compito di redigere dei coccodrilli, ovvero i necrologi di persone famose, preparati in anticipo rispetto all’effettiva dipartita, così, tanto per essere pronti all’occorrenza.

Questo incontro gli cambia la vita. Le vicissitudini che legano il ragazzo a Pereira e alla sua fidanzata e come queste si concludano sono la trama nel libro, per cui sarebbe inopportuno rivelarla.

Tanto più che la scrittura di Tabucchi è una corsa a perdifiato in un campo di papaveri, dietro la scia di una farfalla. Vola la parola, leggera in questo orizzonte soleggiato di umanità, di scandalo senza rancore, di dissenso istintivo, di idee senza ideali. Tu corri e corri, e una volta presa la farfalla cerchi di trattenerla, con il timore di non sentirne l’essenza tanto è leggera, con la tua incomprensione.

… vedono la personalità come una confederazione di varie anime, peché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

E quando la farfalla è lì, la senti nel palmo, viva e vivace, sai già che avrai un istante solo per guardarla e ricordarne il colore, perché quando si librerà nuovamente nell’azzurro, non ti apparterrà più.

Questo accade con Sostiene Pereira, il cui significato che vola leggero, ti sfiorerà per un momento chiarissimo

Ti sembrerà lampante il fatto che Pereira sia un mediocre senza qualità e che anche nel suo unico tentativo di riscuotersi non possa che esserlo in maniera mediocre.

O forse ti sembrerà che sia un uomo a cui è capitata una seconda occasione e ti immaginerai che il suo domani sia, o almeno possa essere, migliore del suo ieri.

Forse ancora ti sembrerà un eroe, perché in fondo, con un imperdonabile ma incolpevole ritardo, fa quello che può, e non è eroismo assoluto, ma è il massimo per un uomo qualunque. Ecco il massimo per un uomo qualunque, che contiene in sé un invito personale al lettore.

O ancora: semplicemente su quelle ali indugerai per clemenza, quella clemenza poco onorevole che tutti riserviamo a noi stessi. Osserverai con benevolenza Pereira, gentile concessione al  personale disimpegno, quell’assoluzione preventiva, quel non disturbare.

Succede così che quando chiudi l’ultima pagina, ti rendi conto che la farfalla tenuta prima fra le mani è volata via ma te ne resta la sensazione nello stomaco, e vagamente assomiglia alla nostalgia.

Non si sentì rassicurato, sentì invece una grande nostalgia, di cosa non saprebbe dirlo, ma era una grande nostalgia di una vita passata e di una vita futura, sostiene Pereira.



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Dedica

Ad Andrea, certo che 'l trapassar dentro è leggero