Titolo: Il Profumo
Autore: Patrick Suskind
Anno di Pubblicazione: 1985
Genere: Romanzo
Recensione di: Chiara Bortolin
Nel
diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali
e scellerate di quell’epoca non povera di geniali e scellerate figure.
Qui sarà raccontata la sua storia.
Leggi
le prime righe e hai già un’idea precisa di ciò che troverai nelle
pagine successive. Sai fin da subito che il protagonista è un eroe
negativo, sai che la storia è ambientata nella Francia immaginifica del
Settecento, è sai che verrà descritta una vicenda molto particolare.
Ma Il Profumo non è solo un romanzo di straordinaria bellezza, dalla lettura avvincente e dalla trama mozzafiato: Il Profumo
è un’esperienza. Leggi questo libro e modifichi la tua percezione del
mondo e, di conseguenza, il tuo modo di comprendere la realtà.
Gli
scienziati cognitivisti stanno affrontando da anni il tema relativo al
modo di come la mente umana decodifichi le informazioni per elaborare
un’immagine del mondo. Nei secoli passati i filosofi stessi elaborarono
sistemi complessissimi di pensiero per spiegare l’essenza, la differenza
tra percepire e comprendere il mondo: l’essenza dell’uomo.
La parola essenza assume in questo romanzo tutta l’estensione del significato che va dall’essenza, intesa come purezza di un odore, all’essenza
come cardine dell’individuo. L’odore diventa, nel romanzo, la chiave di
definizione della realtà, degli oggetti, degli uomini, del mondo.
Impossibile
riassumere la trama senza tradire la narrativa eccezionale dell’Autore.
Basti sapere che tutte le vicende che trascinano il lettore in una
corsa a perdifiato da una pagina all’altra sono volte alla ricerca
dell’essenza perfetta, dell’essenza che esprime il massimo amore
dell’uomo, fino alla sua sublimazione nell’efferatezza.
Centinaia
di migliaia di odori sembravano non valere più nulla di fronte a
quest’unico odore. Questo solo era il principio superiore secondo il
quale si dovevano classificare gli altri profumi. Era pura bellezza.
In
questo senso, si potrebbe dire che Suskind compia una straordinaria
alfabetizzazione olfattiva. Si potrebbe dire che Suskind scrive un romanzo di formazione e lo strumento attraverso cui il protagonista forma se stesso è la capacità di riconoscere gli odori.
Tutti
gli episodi che questo affascinante e terribile protagonista compie per
catturare l’essenza della vita, fisica e metaforica, sono descritti
attraverso una innumerevole elencazione di odori, profumi, fetori. Un
mondo descritto attraverso un senso reso vividissimo dalla straordinaria
abilità di questo autore.
Leggi Il Profumo
e scopri te stesso ad annusare l’aria, gli steli d’erba, gli
sconosciuti, il cibo, come se annusassi per la prima volta. Leggi
Suskind e ti rendi conto di come la Letteratura non solo inventi mondi
ma amplifichi quelli che si conoscono. Leggi una storia eccezionale che
rende eccezionale anche la tua realtà.
Il
profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole,
dell’apparenza, del sentimento, della volontà. Non si può rifiutare la
forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l’aria che
respiriamo penetra nei polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non
c’è modo di opporvisi.
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