giovedì 21 luglio 2016

Assassinio sull'Oriente express



Titolo:  Assassinio sull'Oriente Express

Autrice: Agatha Christie

Anno di Pubblicazione: 1935

Genere: 1935

Recensione di: Chiara Bortolin



La letteratura gialla, così come la fantascienza o il fantasy, viene considerata, da un punto di vista critico, un genere minore. Se si escludono alcune eccezioni, come Il Giorno della Civetta o Quer Pasticciaccio Brutto di Via Merulana, i romanzi polizieschi non offrono quelle vette di contenuti, quella pienezza narrativa e quella bellezza espositiva che sono imprescindibili per entrare a far parte della Letteratura con la L maiuscola.

Non c’è nulla di male in questo: le finalità di chi fa Letteratura sono diverse da chi scrive gialli. Il problema, al più, si crea quando un Autore confonde il proprio obiettivo con l’effettivo raggiungimento del medesimo, ma siccome questo accade, e con grande frequenza, anche ad Autori sedicenti impegnati, il giudizio qualitativo diventa un caso personale e là lo si lascia.

Chiarito questo aspetto, resta il fatto che, anche all’interno della cosiddetta letteratura ludica, si possono trovare romanzi di buona qualità che, se non hanno il merito di migliorare l’umanità, non hanno nemmeno il demerito di peggiorarla. Assassinio sull’Oriente Express è un buon esempio.

Il primo aspetto rilevante è che l’intreccio, ovvero l’insieme dei passaggi che vanno a comporre la trama, è costruito con molta cura. Hercule Poirot si trova sul famoso treno Oriente Express proprio mentre viene perpetrato un delitto; approfittando di una sosta fortuita, il noto investigatore ha modo di interrogare tutte le persone presenti sul vagone e di ricostruire un’intricata rete di relazioni che si rivela fondamentale per la soluzione del mistero. Da questo punto di vista l’Autrice offre una lettura avvincente che stimola il lettore a cimentarsi nei panni del detective, in competizione con il grande Poirot.

Altro aspetto degno di nota è che i personaggi della Christie, Poirot in testa, sono costruiti con maestria: l’Autrice non si limita ad abbozzare maschere, ma definisce con attenzione delle personalità che sono plausibili, verisimili e quindi familiari. Se si considera che lo spazio descrittivo è piuttosto limitato, è evidente che la presentazione dei personaggi è tutta affidata alla narrazione e ottenere un risultato convincete in questo modo richiede bravura.

Non ultimo, la Christie è un’Autrice seria, che basa il proprio scritto su informazioni fondate e che restituisce un ambiente molto vicino al vero. E’ da considerare che il pubblico a cui Lei si rivolge é quello dei suoi contemporanei, che difficilmente avrebbero potuto fare esperienze esotiche o frequentare ceti sociali diversi dal proprio: la Christie mette i suoi lettori, anche posteri, in condizione di capire perfettamente il contesto e, in questo senso, di ampliare le proprie conoscenze.

Sono passati ottant’anni dall’uscita di questo romanzo ed è curioso notare come ancora sia ristampato e tradotto . I romanzi gialli sono per lo più destinati al consumo immediato e alla rapida decadenza, anche perché solitamente si riferiscono a valori morali e culturali che tendono al mutamento. Questo è segno che, nonostante tutto, il romanzo riesce a essere moderno e a toccare la sensibilità di lettori di parecchi decenni.

Se si considera che nel romanzo non ci sono scene cruente, non ci sono battute volgari e la pornografia è del tutto assente, l’ultima considerazione che resta è che questo romanzo farà pur parte della letteratura minore, ma certo non di quella scadente. 

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Dedica

Ad Andrea, certo che 'l trapassar dentro è leggero