Recensione di: Antonio Accogli
Oggi più che rispondere e condividere recensioni di libri da
Te proposti vorrei portare l'attenzione su di un grande evento di cui
quest'anno (2015) cade il centenario, sto parlando dell'entrata in guerra
dell'Italia nel conflitto mondiale del 1914 - 1918.
Un centenario tragico che deve farci molto riflettere in quanto molte delle cause (la tecnologia, il capitale, le ragioni degli ortodossi, il divario sociale tra ricchi e poveri, la divisione estrema tra le esigenze del potere e quelle del popolo) che allora portarono al conflitto, vivono latenti (ma non troppo) in seno alla nostra epoca.
Un centenario tragico che deve farci molto riflettere in quanto molte delle cause (la tecnologia, il capitale, le ragioni degli ortodossi, il divario sociale tra ricchi e poveri, la divisione estrema tra le esigenze del potere e quelle del popolo) che allora portarono al conflitto, vivono latenti (ma non troppo) in seno alla nostra epoca.
Un momento efficace di riflessione potrebbe essere la lettura
di alcuni libri che sappiano catapultarci indietro nel tempo e renderci non
dico partecipi ma almeno spettatori delle cause e delle conseguenze di un
conflitto.
- L'ultima estate dell'Europa Il grande enigma del 1914: perché è scoppiata la prima guerra mondiale? - Fromkin David - Garzanti Libri
Sarajevo. Domenica 28 Giugno 1914. Quella mattina le piogge
erano finalmente cessate e la foschia si era dissolta. Un sole sfavillante
inondava di luce l’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero
Austro‐ungarico, e la sua consorte la duchessa Sofia. Il terso e luccicante
profilo di Sarajevo era punteggiato di minareti. Sarajevo contava ben 100
moschee e quasi altrettante chiese cristiane. Le sinagoghe, sebbene meno
numerose, testimoniavano una presenza ebraica. Una popolazione poliglotta,
multinazionale, religiosamente variegata, aveva imparato a vivere in reciproca
armonia, sotto qualsiasi bandiera. Sono le 10 del mattino. Fra meno di trenta
minuti due colpi di pistola sconvolgeranno quel mondo. Un effetto domino
incontrollato. In pochi mesi Austria, Serbia, Russia, Germania, Francia e
Inghilterra si
dichiarano guerra.
dichiarano guerra.
Un saggio superbo che analizza puntigliosamente le ragioni
della prima guerra e mette in risalto l'attuale scenario geopolitico, dalla
guerra preventiva alla lotta al terrorismo. Ma soprattutto da questa analisi
emerge una riflessione sul ruolo e il destino dell'Europa.
Un libro di una semplicità estrema ma, così come talvolta succede
con le cose più semplici, riesce fin dall'inizio a coinvolgere il lettore e
trasportarlo nelle trincee tra le paure, le ansie, gli incubi, le ingiustizie,
e le piccole gioie che una guerra riesce a dare. Dopo le prime dieci pagine non
credo si riesca a non finire la lettura del libro che scorre come l'acqua di un
ruscello di montagna, e nel contempo ci martella la testa di dubbi, di
riflessioni, di verità che certamente ci costringeranno a cercare risposte.
I libri sopra menzionati si possono trovare facilmente in
qualsiasi biblioteca.
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