martedì 17 marzo 2015

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Recensione di: Antonio Accogli

Oggi più che rispondere e condividere recensioni di libri da Te proposti vorrei portare l'attenzione su di un grande evento di cui quest'anno (2015) cade il centenario, sto parlando dell'entrata in guerra dell'Italia nel conflitto mondiale del 1914 - 1918.
Un centenario tragico che deve farci molto riflettere in quanto molte delle cause (la tecnologia, il capitale, le ragioni degli ortodossi, il divario sociale tra ricchi e poveri, la divisione estrema tra le esigenze del potere e quelle del popolo) che allora portarono al conflitto, vivono latenti (ma non troppo) in seno alla nostra epoca.
Un momento efficace di riflessione potrebbe essere la lettura di alcuni libri che sappiano catapultarci indietro nel tempo e renderci non dico partecipi ma almeno spettatori delle cause e delle conseguenze di un conflitto.
Di libri ve ne sono tanti, io in questo contesto ne propongo due:
  • L'ultima estate dell'Europa Il grande enigma del 1914: perché è scoppiata la prima guerra mondiale? - Fromkin David - Garzanti Libri     
Sarajevo. Domenica 28 Giugno 1914. Quella mattina le piogge erano finalmente cessate e la foschia si era dissolta. Un sole sfavillante inondava di luce l’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero Austro‐ungarico, e la sua consorte la duchessa Sofia. Il terso e luccicante profilo di Sarajevo era punteggiato di minareti. Sarajevo contava ben 100 moschee e quasi altrettante chiese cristiane. Le sinagoghe, sebbene meno numerose, testimoniavano una presenza ebraica. Una popolazione poliglotta, multinazionale, religiosamente variegata, aveva imparato a vivere in reciproca armonia, sotto qualsiasi bandiera. Sono le 10 del mattino. Fra meno di trenta minuti due colpi di pistola sconvolgeranno quel mondo. Un effetto domino incontrollato. In pochi mesi Austria, Serbia, Russia, Germania, Francia e Inghilterra si
dichiarano guerra.
Un saggio superbo che analizza puntigliosamente le ragioni della prima guerra e mette in risalto l'attuale scenario geopolitico, dalla guerra preventiva alla lotta al terrorismo. Ma soprattutto da questa analisi emerge una riflessione sul ruolo e il destino dell'Europa.
Un anno sull'Altipiano è un libro di memorie di Emilio Lusso.
Un libro di una semplicità estrema ma, così come talvolta succede con le cose più semplici, riesce fin dall'inizio a coinvolgere il lettore e trasportarlo nelle trincee tra le paure, le ansie, gli incubi, le ingiustizie, e le piccole gioie che una guerra riesce a dare. Dopo le prime dieci pagine non credo si riesca a non finire la lettura del libro che scorre come l'acqua di un ruscello di montagna, e nel contempo ci martella la testa di dubbi, di riflessioni, di verità che certamente ci costringeranno a cercare risposte.
I libri sopra menzionati si possono trovare facilmente in qualsiasi biblioteca.

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Dedica

Ad Andrea, certo che 'l trapassar dentro è leggero